"La disuguaglianza sta guidando la crisi climatica: Un'analisi longitudinale delle emissioni di carbonio a livello provinciale in Canada, 1997-2020"

Questo documento riassume i temi chiave dell'articolo accademico "Inequality is driving the climate crisis: A longitudinal analysis of province-level carbon emissions in Canada, 1997-2020", pubblicato sulla rivista Energy Research & Social Science. Lo studio esamina la relazione tra la disuguaglianza di reddito e le emissioni di CO₂ in Canada, uno dei maggiori emettitori a livello globale.

Obiettivo Principale dello Studio

L'obiettivo della ricerca è analizzare in modo completo la relazione tra le emissioni di carbonio e la disuguaglianza di reddito a livello provinciale in Canada per il periodo dal 1997 al 2020. Gli autori hanno voluto verificare quale tipo di disuguaglianza influisce maggiormente sulle emissioni, confrontando l'effetto della concentrazione del reddito nelle fasce più alte della popolazione con l'effetto della disuguaglianza generale.

Metodologia Utilizzata

Lo studio si basa su un'analisi longitudinale di dati annuali per le dieci province canadesi dal 1997 al 2020. Sono state utilizzate diverse misure di disuguaglianza:

  • La quota di reddito del top 10% della popolazione.
  • La quota di reddito del top 5% della popolazione.
  • Il coefficiente di Gini, che misura la disuguaglianza complessiva.

Queste misure sono state messe in relazione con le emissioni totali di CO₂ a livello provinciale, utilizzando una serie di modelli statistici avanzati (come la regressione con effetti fissi) per stimare sia gli effetti a breve che a lungo termine e per controllare l'impatto di altri fattori demografici ed economici.

Risultati Chiave

  • La concentrazione del reddito è un fattore chiave: I risultati indicano che un aumento della quota di reddito detenuta dal top 10% e dal top 5% della popolazione ha un effetto positivo e statisticamente significativo sulle emissioni di CO₂, sia nel breve che nel lungo periodo.
  • Il coefficiente di Gini non è significativo: Al contrario, il coefficiente di Gini non mostra un effetto statisticamente significativo sulle emissioni. Questo suggerisce che non è la disuguaglianza in generale a guidare le emissioni, ma specificamente la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi.
  • Effetti quantificati: Un aumento dell'1% della quota di reddito del top 10% porta a un aumento delle emissioni di CO₂ dello 0,170% nel breve periodo e dello 0,673% nel lungo periodo.
  • Robustezza dei risultati: Questi risultati si sono dimostrati molto solidi: sono validi attraverso diverse specifiche di modello, non sono sensibili a shock esterni come la pandemia di COVID-19, si applicano sia alle emissioni del settore energetico che a quelle di altri settori, e l'effetto non cambia nel tempo.

Conclusioni e Implicazioni

La conclusione principale dello studio è che la concentrazione del reddito nelle fasce più alte della popolazione è un motore significativo delle emissioni di carbonio in Canada. Questo supporta le teorie secondo cui le élite economiche contribuiscono in modo sproporzionato alla crisi climatica attraverso:

  • Il loro potere di influenzare le politiche energetiche e ambientali.
  • I loro altissimi livelli di consumo (beni, servizi e attività ad alta intensità di carbonio come i viaggi aerei).
  • La promozione di stili di vita ad alto consumo che vengono emulati dalle altre fasce della popolazione (competizione di status).

Dal punto di vista delle politiche di mitigazione climatica, i risultati suggeriscono fortemente che affrontare la disuguaglianza di reddito, in particolare riducendo la concentrazione della ricchezza al vertice, potrebbe essere una strategia efficace per ridurre le emissioni di CO₂.

Fonte: Inequality is driving the climate crisis: A longitudinal analysis of province-level carbon emissions in Canada, 1997–2020. Di Andrew Jorgenson, Taekyeong Goh, Ryan Thombs, Yasmin Koop-Monteiro, Mark Shakespear, Grace Gletsu, Nicolas Viens.